Il progetto

Dai dati del Centro Studi e Statistica di Modena elaborati dall’ISTAT emerge che gli occupati a Modena sono diminuiti di 5.000 unità a gennaio 2020, pari all’1,6%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il tasso di occupazione è quindi passato dal 69,8% del 2019 al 68,5% nel 2020. L’occupazione femminile, inoltre, è quella maggiormente penalizzata con un calo del 2,8%.

In provincia di Modena sono aumentati i disoccupati che non cercano più lavoro, riducendo il tasso di disoccupazione, ma portando un aumento del numero di inattivi, che dal 2019 al 2020 sono passati dal 25,2% al 27,2%. La provincia di Modena, tra l’altro, si distingue dal contesto regionale per un maggior abbandono della ricerca di lavoro mentre nel resto dell’Emilia-Romagna sono aumentate le persone che risultano in cerca di occupazione.

Dai dati di flusso delle DID emerge come gli stranieri siano il 30% delle persone ad aver presentato la dichiarazione, un numero spropositato rispetto alla popolazione straniera della provincia che rappresenta invece appena il 12,9% della popolazione residente.

Tali dati evidenziano l’urgenza di mettere in atto interventi a Modena e provincia che possano invertire la rotta e dotare le persone di competenze e strumenti necessari per tornare a cercare lavoro con la giusta motivazione per riuscire a trovare un impiego regolare. In particolare, si rende evidente come sia necessario rivolgere tali interventi in maniera prioritaria alla popolazione straniera e alle donne, in quanto queste rappresentano le due categorie maggiormente colpite dalla pandemia e che più faticano a ottenere un impiego.

Per questo motivo il progetto “Formazione digitale e accompagnamento alla ricerca attiva e autonoma del lavoro con metodologia WorkLab Online” si rivolge direttamente a persone richiedenti asilo, rifugiati, stranieri residenti, in particolare donne, che verranno individuate e coinvolte grazie alla collaborazione tra i partner di progetto.

Ogni eventuale evidenza di possibilità di intervento anche con altre tipologie di beneficiari con bisogno di supporto dedicato sul tema del lavoro (e.g. giovani, NEET, esodati, diversamente abili) sarà raccolta e sarà l’oggetto di eventuali proposte per progettazioni future insieme alla rete che si costruirà.

L’innovatività della metodologia consiste in un approccio non assistenzialista che ha come obiettivo l’inclusione attraverso la formazione e l’empowerment individuale. I corsi di alfabetizzazione digitale prevedono esercitazioni pratiche direttamente legate alla ricerca lavoro con lo smartphone di ogni partecipante (approccio BYOD), così da risultare attività concrete, facilmente replicabili e soprattutto di utilità chiara e riconoscibile. Gli affiancamenti individuali con tutor dedicato, permettono di valutare e affrontare le difficoltà della ricerca lavoro attraverso lo sviluppo di competenze digitali e trasversali: l’obiettivo finale dell’intero percorso è facilitare la relazione con il territorio, l’acquisizione di maggior sicurezza relazionale e degli strumenti necessari per cercare lavoro in autonomia.

A questo link è possibile visualizzare la dashboard interattiva completa della valutazione di impatto sociale redatta  da Open Impact.